lunedì 29 dicembre 2014

Fine del percorso: Il mirtillo

Quest’anno il tema affrontato durante il corso di "Storia delle cose" è stato il Cibo
(in previsione dell’Expo di Milano 2015).
Ogni studente aveva il compito di approfondire la storia di una “cosa da mangiare” e di “una cosa per mangiare”.
I due protagonisti del mio blog sono stati il mirtillo e la teglia.

Il Vaccinium Myrtillus è un frutto dalla forma tondeggiante, inodore e liscio al tatto che appartiene alla famiglia delle Ericacee,questo può essere sia rosso che nero.
La coltivazione dei mirtilli è diffusa da migliaia di anni in tutto il globo, i principali produttori di mirtillo sono: Polonia, Finlandia e Svezia.
Questo frutto particolare viene usato in cucina principalmente per dolci, torte e muffin ma in alcune occasioni può diventare un accompagnamento per carne, insalate o riso.
Nella mitologia Greca si narra che i mirtilli venivano usati per cingere il capo dei vincitori di una battaglia, i Galli e i Celti li utilizzavano per colorare gli abiti, mentre in Irlanda e in Scozia, da sempre si celebra la “domenica del mirtillo”, uomini, donne e bambini percorrono boschi e campagne alla ricerca delle bacche che serviranno a preparare costate, confetture e sciroppi.
I mirtilli sono stati i protagonisti inconsapevoli di numerose realizzazioni artistiche tra cui: quadri, canzoni, libri e fumetti.
Pur non essendo utilizzato frequentemente, il mirtillo ha delle proprietà nutrizionali notevoli: ha un basso potere calorico, è un antiossidante e antinfiammatorio (contiene vitamina C), inoltre aiuta a prevenire i tumori.

In questi mesi di corso, il blog ha raccontato la storia del mirtillo toccando diversi temi e cercando sempre di incuriosire il lettore e stimolarlo a conoscere storie nuove di oggetti e alimenti apparentemente prive di stimoli interessanti.

domenica 28 dicembre 2014

Analisi prosopografica del mirtillo

Robert Quinche (1906–1993)


Il noto erborista e droghiere Robert Quinche (1906–1993)
descrisse in modo azzeccato i
frutti dell’ Airellerouge: «I frutti rossi brillano come rubini dal vestito di foglie».
Il mirtillo rosso possiede diversi nomi  popolari: uva di monte, vite del monte Ida, vigna d’orso, murella, bacca delle paludi, cranberry, che testimoniano l’ampia diffusione di questa antica pianta officinale.
In particolare il mirtillo rosso europeo fu chiamato dai botanici rinascimentali “uva di monte” o “vite di monte” perché i suoi frutti sono raccolti in piccoli grappoli simili a quelli di una vite in miniatura.
Il suo nome scientifico, Vaccinium vitis Idaea, significa “vite del monte di Ida”, la montagna sull’isola di Creta sacra agli antichi Greci perché vi nacque Giove.
In realtà il mirtillo rosso non è presente solo sul monte Ida, bensì in tutta l’Europa centro settentrionale fino al Circolo Polare, in Groenlandia, nel Nord America ad est in tutto il territorio russo fino al Giappone.

In Italia è presente su tutto l’arco alpino, dai 1.000 ai 2.000 metri di quota, mentre è raro sugli Appennini. Viene anche coltivato in Germania, Olanda, Polonia e Svezia, dove sono utilizzate selezioni più vigorose e produttive rispetto alle piante spontanee.

In Irlanda e in Scozia si celebra la "domenica del mirtillo", dedicata a raccogliere le deliziose bacche poi usate nella preparazione di crostate, confetture e sciroppi. In Scandinavia, Francia (soprattutto sui Vosgi) e Germania ancor oggi grandi quantitativi di mirtilli di bosco vengono consumati localmente freschi o trasformati in acquavite, sciroppi, salse e gelatine esportate nel resto d'Europa.


Fonti:http://www.cristalfarma.it/it/la-fitoterapia/curiosita-fitoterapiche/storia-del-mirtillo-rimedi-naturali-contro.html

RIF: Storia delle cose     http://storiadellecose.blogspot.it/

Il catalogo della teglia

Catalogazione delle teglie da cucina



Teglia modulare che può essere modellata in qualsiasi forma, 
ha dei magneti che fanno aderire gli estremi della teglia.



Teglie forate per creare forme sempre diverse e creative



Teglie e stampi in silicone, leggere e flessibili


Teglie e pirofile in terracotta  (Piral)


Teglie in alluminio antiaderenti (Bialetti)


Teglie usa e getta in alluminio (Cuki)




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Il patrimonio iconografico intorno alle cose: esperienze dirette documentate

ESPERIENZE DOCUMENTATE SUI MIRTILLI E LE TEGLIE


Mirtilli comprati per una torta 
4/11/2014 h 18:32


Lasagne al forno con sugo al ragù
28/12/2014 h 13:21


Banco del mercato vicino casa 
23/12/2014  h 12:41

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sabato 27 dicembre 2014

ABC della cosa da mangiare

A-B-C DEL MIRTILLO




A   aspro
B   bacche
C   coltivazione
D   dimagrante
E    ericacee (Pianta del mirtillo)
F    fragile
G   gigante Americano (tipologia di mirtillo)
H   habitat
I    inodore
L    lilla
M   marmellata
N   nutrimento 
O   occhi
P   produzione
Q   qualità
R   raccolta
S   succoso
T   torta
U   umidità
V   Vaccinium myrtillus (nome del mirtillo)
Z   zucchero

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Toccare,mangiare,odorare le cose

Esperienza con i Mirtilli

I mirtilli vengono venduti principalmente in vaschette di plastica, ripuliti da foglie e gambi.

La buccia dei mirtilli al tatto risulta liscia e sottile, essa può essere di due colori: rossa o quasi nera.
L'interno del mirtillo è morbido e succoso (il succo del mirtillo rimane in modo permanente anche sui vestiti): l'odore è quasi impercettibile, mentre il sapore è dolce con un retrogusto acidulo.


 TATTOVISTA  OLFATTO  

Esperienza con la teglia

In base al materiale da cui è costituita una teglia si posso percepire diverse sensazioni.
Le teglie in acciaio e in vetro al tatto sono fredde, rigide e resistono ad altissime temperature, mentre ad esempio quelle in silicone e quelle usa e getta sono molto leggere e flessibili.




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